Modulo nuovo, tante occasioni create, maggior possesso palla e conclusioni nello specchio degli avversari. I bianconeri fanno valere cinismo e tasso tecnico superiore. La strada appena imboccata dalle Aquile sembra però essere quella giusta
Tanto amaro in bocca per uno Spezia bello, ma che non trova la rete contro la Juventus cinica nelle occasioni che gli sono capitate per andare ad espugnare il terreno dell’Alberto Picco. Lorieri ripropone dopo un campionato la difesa a quattro e i tre trequartisti dietro un unica punta e tutta la manovra delle Aquile ne giova. Tante conclusioni, due miracoli di Perin su Gyasi e Nikolaou, ma alla fine il gol casalingo che manca dalla gara con l’Atalanta non arriva. Rimane la consapevolezza di una prestazione di carattere, veramente ottima di fronte a una squadra che, tolta la penalizzazione, sarebbe la seconda del torneo. Basti pensare che il possesso palla dello Spezia è superiore a quello dei bianconeri avversari (59% contro 41%), come sono più del doppio i tiri effettuati dalle Aquile di cui 8 nello specchio della porta di un grandissimo Perin contro i 3 della squadra di Allegri. La strada appena imboccata sembra essere quella giusta.
FORMAZIONI
Lorieri sorprende tutti con un 4-2-3-1 con il rientrante Ampadu in difesa con Nikolaou e Amian e Reca terzini. C’è Ekdal con Bourabia in mezzo. Verde-Agudelo-Gyasi alle spalle dell’unica punta Shomurodov, Nzola in panchina non avendo i 90′ minuti nelle gambe.
Ospiti con il classico 3-5-2: formazione annunciata, ma in attacco c’è Kean con Vlahovic. Di Maria parte in panchina.
PRIMO TEMPO
Grande partenza dello Spezia con grande pressione nel primo quarto d’ora di gioco: arrivano tre conclusioni da parte di Agudelo (respinta), Verde (fuori) e Bourabia (respinta). Al 18° non si può neanche parlare di rete annullata a Vlahovic in quanto il serbo era in fuorigioco chilometrico. Al 23° di Kostic potente, colpisce la testa di Ampadu che rimane a terra, la Juventus continua a giocare ed ecco il tiro di Locatelli deviato da un difensore in calcio d’angolo. Subito dopo fuori l’infortunato Dragowski: esordio in maglia bianca del 40enne Marchetti. Sull’angolo successivo pericolosa la Juventus con il colpo di testa di Danilo che non esce di molto distante dal palo. Al 32° la partita si sblocca: Kostic mette in mezzo dalla sinistra, pallone bucato da Ampadu, la tocca sporca Kean che la indirizza sul secondo palo dove Marchetti non può arrivare. Risponde subito lo Spezia: doppio passo di Reca che mette al centro da sinistra, Shomurodov sovrasta Alex Sandro, ma di testa manda fuori. Al 39° accelerazione di Agudelo che cede a Verde che da destra centra per Shomurodov che incorna di testa, ma Perin salva nonostante il disturbo di Gyasi. Al 43° grande pallone di Verde da destra, dopo aver soffiato la sfera a Paredes, si fionda sul pallone Gyasi in scivolata, ma non ci arriva.
SECONDO TEMPO
Due cambi all’intervallo per la Juventus: fuori Cuadrado e Paredes, dentro De Sciglio e Fagioli. Al 48° gran palla di Alex Sandro per Kean, Nikolaou perde la marcatura e l’attaccante mette fuori di poco. Juventus pericolosissima in questa circostanza. Al 53° Danilo e Alex Sandro si immolano sul tiro a botta sicura di Shomurodov. Subito dopo tiro di Verde controllato in tuffo da Perin. Un minuto prima dell’ora di gioco dentro Nzola per Agudelo e “attacco pesante” per lo Spezia. Al 61° grandissimo tiro al volo di Verde, ma è Shomurodov a deviare fortuitamente il gran tiro del N°10 del fantasista aquilotto. Nel momento migliore delle Aquile arriva il raddoppio di Di Maria al 67° con un tiro rasoterra angolatissimo sul quale Marchetti, un po’ lento, non arriva. Al 72° miracolo di Perin a negare la rete a Gyasi con un potente tiro rasoterra dal cuore dell’area di rigore. All’83°, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, secondo miracolo di Perin che devia lateralmente un perentorio colpo di testa di Nikolaou. All’87° ci prova di testa Caldara, su centro di Amian, parata sicuramente molto più semplice delle due precedenti da parte di Perin. Il difensore aquilotto si ripete al 91° sempre di testa su centro dalla sinistra di Reca, ma la palla è alta. Gara che si chiude con un sinistro sul fondo di Di Maria.
TABELLINO
SPEZIA-JUVENTUS 0-2
Marcatori: 32° Kean (J), 67° Di Maria (J)
Note: ammoniti Locatelli (J), Agudelo (S), Fagioli (J), Reca (S), corner 6-3, recuperi 2′ e 3′
SPEZIA (4-2-3-1): Dragowski (24° Marchetti); Amian, Ampadu, Nikolaou, Reca; Bourabia, Ekdal (79° Caldara); Verde (79° Maldini), Agudelo (59° Nzola), Gyasi; Shomurodov. All. Lorieri
A disp.: Zovko, Wisniewski, Giorgeschi, Ferrer, Beck, Kovalenko, Cipot, Krollis.
Juventus (3-5-2): Perin; Danilo, Rugani, Alex Sandro; Cuadrado (46° De Sciglio), Paredes (46° Fagioli), Locatelli, Rabiot, Kostic (Illing-Junior); Vlahovic (93° Bonucci), Kean (55° Di Maria).
A disp.: Szczesny, Pinsoglio, Gatti, Barrenechea, Soulé.
Arbitro: Sig. Federico La Penna
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Uno Spezia rivitalizzato non basta contro una cinica Juventus
Modulo nuovo, tante occasioni create, maggior possesso palla e conclusioni nello specchio degli avversari. I bianconeri fanno valere cinismo e tasso tecnico superiore. La strada appena imboccata dalle Aquile sembra però essere quella giusta
Tanto amaro in bocca per uno Spezia bello, ma che non trova la rete contro la Juventus cinica nelle occasioni che gli sono capitate per andare ad espugnare il terreno dell’Alberto Picco. Lorieri ripropone dopo un campionato la difesa a quattro e i tre trequartisti dietro un unica punta e tutta la manovra delle Aquile ne giova. Tante conclusioni, due miracoli di Perin su Gyasi e Nikolaou, ma alla fine il gol casalingo che manca dalla gara con l’Atalanta non arriva. Rimane la consapevolezza di una prestazione di carattere, veramente ottima di fronte a una squadra che, tolta la penalizzazione, sarebbe la seconda del torneo. Basti pensare che il possesso palla dello Spezia è superiore a quello dei bianconeri avversari (59% contro 41%), come sono più del doppio i tiri effettuati dalle Aquile di cui 8 nello specchio della porta di un grandissimo Perin contro i 3 della squadra di Allegri. La strada appena imboccata sembra essere quella giusta.
FORMAZIONI
Lorieri sorprende tutti con un 4-2-3-1 con il rientrante Ampadu in difesa con Nikolaou e Amian e Reca terzini. C’è Ekdal con Bourabia in mezzo. Verde-Agudelo-Gyasi alle spalle dell’unica punta Shomurodov, Nzola in panchina non avendo i 90′ minuti nelle gambe.
Ospiti con il classico 3-5-2: formazione annunciata, ma in attacco c’è Kean con Vlahovic. Di Maria parte in panchina.
PRIMO TEMPO
Grande partenza dello Spezia con grande pressione nel primo quarto d’ora di gioco: arrivano tre conclusioni da parte di Agudelo (respinta), Verde (fuori) e Bourabia (respinta). Al 18° non si può neanche parlare di rete annullata a Vlahovic in quanto il serbo era in fuorigioco chilometrico. Al 23° di Kostic potente, colpisce la testa di Ampadu che rimane a terra, la Juventus continua a giocare ed ecco il tiro di Locatelli deviato da un difensore in calcio d’angolo. Subito dopo fuori l’infortunato Dragowski: esordio in maglia bianca del 40enne Marchetti. Sull’angolo successivo pericolosa la Juventus con il colpo di testa di Danilo che non esce di molto distante dal palo. Al 32° la partita si sblocca: Kostic mette in mezzo dalla sinistra, pallone bucato da Ampadu, la tocca sporca Kean che la indirizza sul secondo palo dove Marchetti non può arrivare. Risponde subito lo Spezia: doppio passo di Reca che mette al centro da sinistra, Shomurodov sovrasta Alex Sandro, ma di testa manda fuori. Al 39° accelerazione di Agudelo che cede a Verde che da destra centra per Shomurodov che incorna di testa, ma Perin salva nonostante il disturbo di Gyasi. Al 43° grande pallone di Verde da destra, dopo aver soffiato la sfera a Paredes, si fionda sul pallone Gyasi in scivolata, ma non ci arriva.
SECONDO TEMPO
Due cambi all’intervallo per la Juventus: fuori Cuadrado e Paredes, dentro De Sciglio e Fagioli. Al 48° gran palla di Alex Sandro per Kean, Nikolaou perde la marcatura e l’attaccante mette fuori di poco. Juventus pericolosissima in questa circostanza. Al 53° Danilo e Alex Sandro si immolano sul tiro a botta sicura di Shomurodov. Subito dopo tiro di Verde controllato in tuffo da Perin. Un minuto prima dell’ora di gioco dentro Nzola per Agudelo e “attacco pesante” per lo Spezia. Al 61° grandissimo tiro al volo di Verde, ma è Shomurodov a deviare fortuitamente il gran tiro del N°10 del fantasista aquilotto. Nel momento migliore delle Aquile arriva il raddoppio di Di Maria al 67° con un tiro rasoterra angolatissimo sul quale Marchetti, un po’ lento, non arriva. Al 72° miracolo di Perin a negare la rete a Gyasi con un potente tiro rasoterra dal cuore dell’area di rigore. All’83°, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, secondo miracolo di Perin che devia lateralmente un perentorio colpo di testa di Nikolaou. All’87° ci prova di testa Caldara, su centro di Amian, parata sicuramente molto più semplice delle due precedenti da parte di Perin. Il difensore aquilotto si ripete al 91° sempre di testa su centro dalla sinistra di Reca, ma la palla è alta. Gara che si chiude con un sinistro sul fondo di Di Maria.
TABELLINO
SPEZIA-JUVENTUS 0-2
Marcatori: 32° Kean (J), 67° Di Maria (J)
Note: ammoniti Locatelli (J), Agudelo (S), Fagioli (J), Reca (S), corner 6-3, recuperi 2′ e 3′
SPEZIA (4-2-3-1): Dragowski (24° Marchetti); Amian, Ampadu, Nikolaou, Reca; Bourabia, Ekdal (79° Caldara); Verde (79° Maldini), Agudelo (59° Nzola), Gyasi; Shomurodov. All. Lorieri
A disp.: Zovko, Wisniewski, Giorgeschi, Ferrer, Beck, Kovalenko, Cipot, Krollis.
Juventus (3-5-2): Perin; Danilo, Rugani, Alex Sandro; Cuadrado (46° De Sciglio), Paredes (46° Fagioli), Locatelli, Rabiot, Kostic (Illing-Junior); Vlahovic (93° Bonucci), Kean (55° Di Maria).
A disp.: Szczesny, Pinsoglio, Gatti, Barrenechea, Soulé.
Arbitro: Sig. Federico La Penna
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