Non è un tecnico intrasigente: adatta il modulo ai giocatori a disposizione. Si disimpegna sia con il 4-3-3 che con il 4-3-1-2, 3-5-2 o il 3-4-1-2.
Da lunedì dovrebbe arrivare la nuova guida tecnica dello Spezia e, come vi avevamo anticipato già la scorsa domenica, tutti gli indizi portano a Leonardo Semplici.
Il tecnico fiorentino classe ’67 è fermo dal 2021 quando riuscì nell’impresa di salvare il Cagliari subentrando sulla panchina dei sardi proprio a Febbraio.
Un cammino di 15 partite con 22 punti conquistati che portarono il i rossoblu sardi a mantere la Serie A contro tutte le previsioni.
Semplici conosce Macìa dai tempi della Primavera della Fiorentina, ma prima e in seguito il suo percorso da allenatore parla di tanta gavetta.
La carriera
Parte in Serie D con il Sangimignano e poi eccolo a Fligline vincendo la Serie D e la Lega Pro di II Divisione assieme alla Supercoppa battendo in finale il Cosenza potendo contare sulla coppia offensiva di tutto rispetto formata da Frediani, visto qui in provincia di Spezia alla Fezzanese, e di un Enrico Chiesa ormai a fine carriera. Risultati che lo portano a vincere la “panchina d’argento” come miglior allenatore di Lega Pro di Seconda Divisione.
Ecco poi le esperienze con Arezzo e Pisa: sulla panchina nero azzurra subentra a un ex allenatore dello Spezia come Stefano Cuoghi.
In seguito la già citata esperienza alla Primavera della Fiorentina dove lancia giovani come Federico Chiesa, Bernardeschi, Babacar, Capezzi, Gondo, Seferovic, Piccini, Camporese e un ex mai amato da queste parti come Pietro Iemmello.
Il definitivo salto di qualità lo compie sulla panchina della Spal dove viene chiamato a stagione in corso con la squadra di Ferrara in piena zona retrocessione in Lega Pro. Chiuderà quarto.
La stagione successiva centra la promozione in Serie B e di seguito il doppio salto in Serie A con tanto di salvezza nel massimo campionato italiano il primo anno con quattro giornate di anticipo, il secondo con tre.
Separatosi dalla Spal ecco la già citata esperienza con il Cagliari.
Moduli e tattica
Agli inizi di carriera Semplici utilizzava frequentemente il 4-3-3 e il 4-3-1-2, ma dal suo approdo alla Spal iniziò anche ad utilizzare la difesa a tre alternando il 3-5-2 o il 3-4-1-2 agli altri due moduli con la difesa a quattro.
Non è un allenatore intransigente dal punto di vista tattico, ma adatta i suoi schemi ai giocatori che ha a disposizione. Probabilmente quello che un po’ è mancato a mister Gotti nella sua esperienza aquilotta chiusa sul campo di Empoli proprio come successe la scorsa stagione con l’Udinese.