Ancora Dragowski: “Ho scelto la piazza migliore, c’è la voglia di fare un’impresa”

La seconda parte della lunga intervista realizzata da Tuttosport al portiere aquilotto.

L’AMICIZIA CON PROVEDEL – “Siamo diventati amici nel suo periodo più difficile, lo aiutai a riprendersi dall’infortunio grave. Nel calcio è merce rara avere grandi rapporti, ma con lui mi trovo benissimo. Interminabili le telefonate con i bambini in braccio, piccoli. Si è meritato tutto quello che ha conquistato e mi ha spinto allo Spezia”.

IL RAPPORTO CON ITALIANO – “Non partii titolare e quando mi schierò non feci bene, come a Napoli. Io però non amo discutere con gli allenatori, non ha senso, c’è sempre una logica nelle scelte”.

IL MANCATO PASSAGIO AL SOUTHAMPTON – “Non ho ottenuto il permesso di lavoro per un nulla, in minuti l’equivalente di tre partite in A. Il minimo per poter lavorare in Inghilterra da straniero. Ma non mi sono affatto pentito, ho scelto la piazza migliore che potessi, in questo momento. In Inghilterra mi vogliono ancora? Non sono più giovane e sprovveduto, e anzi con l’età si capisce che non puoi programmare con esattezza. Quindi sarà quel che sarà, in futuro”.

DA TOMASZEWSKI A DRAGOWSKI, QUANTI PORTIERI POLACCHI! – “Sì, una lunga lista, tutti molto forti. In Polonia i preparatori lavorano moltissimo, poi siamo 40 milioni, e magari qualcuno buono per giocare tra i pali esce. Siamo soprattutto gente che non ha paura di sbagliare”.

IL FIGLIO VIKTOR – “Sì, lui e mia moglie sono tutto. Ecco, magari, dormisse un po’ di più sarebbe meglio. Non sta fermo un attimo, sembra già un portiere in movimento”.

VANJA MILINKOVIC-SAVIC – “È una vecchia conoscenza, abbiamo già giocato contro in Polonia, quando io ero allo Jagellonia e lui al Lechia Danzica. Allora persi quella sfida, nessuna intenzione di replicare”.

LO SPEZIA E LA CACCIA ALLA SALVEZZA – “La squadra unita e Gotti, un tecnico con il quale stai bene, che ti parla chiaro. La voglia di fare un’impresa, per un piccolo club come questo. Poi è arrivato anche Zurkowski, il mio amico polacco. L’ultima partita che abbiamo fatto assieme, corse per 13 chilometri, non finisce mai. Ci può dare una grossa mano”.

Subscribe
Notificami
guest

3 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Domenica il debutto in campionato contro i toscani: oltre 9 mila attesi al Picco...
Il tecnico aquilotto ha parlato del giovane centravanti esploso tra i grandi sotto la sua...
L’ex direttore di gara internazionale sarà il punto di contatto tra la Can e le...

Altre notizie