Il centrale difensivo dello Spezia si è concesso alla “rosea” in una lunga intervista: “Gotti allenatore pragmatico e concreto. Gasp un genio, è il mio maestro. Kiwior fortissimo e non ho mai visto un giocatore con la gamba che ha Holm, deve solo capire quanto è forte!“
Lunga intervista quest’oggi sulle pagine de La Gazzetta dello Sport al difensore centrale dello Spezia Mattia Caldara.
Ecco i temi più interessanti toccati dal centrale difensivo aquilotto in prestito in maglia bianca dal Milan.
RUOLO – “Se faccio il centrale meglio: ho più controllo della struttura, mi piace verticalizzare e impostare. Se serve mi sposto anche lateralmente, ma preferisco fare il centrale nella difesa a tre. L’ho detto anche a Gotti.”
GLI ALLENATORI – “Ancora oggi mi sento atalantino. Non è solo un club, è un modo di vivere, una cultura. Io ho debuttato in A con Colantuono e gli sono grato. Gasp è un genio, il mio maestro, mi ha cresciuto. Senza di lui…Il calcio che si vuole fare oggi è quello che aveva iniziato già a fare lui tanti anni fa. Zanetti è propositivo vuole sempre giocare e comandare il gioco. Gotti è molto più concreto, pragmatico, riconosce di più le situazioni, vuole sfruttare al meglio le seconde palle. E’ un mix tra Sarri e Gasp”
ATALANTA PROSSIMA AVVERSARIA – “Sarà dura, dovremo provare a sfruttare le poche occasioni che ci concederanno.”
OBBIETTIVO SALVEZZA – “Lo spirito di squadra c’è, sappiamo che dobbiamo battere le dirette avversarie negli scontri salvezza. Qualche punto ci manca con i finali della gare con Fiorentina e Milan in cui ci è andata male.”
JUVENTUS e MILAN – “Mi sono sempre sentito un giocatore di calcio anche se alla Juventus feci solo la tourneé estiva in America. Poi passai al Milan con Gattuso e li ho avuto tanti guai fisici. Il Milan è il rimpianto che avrò per sempre. Il mio modello è sempre stato Nesta.”
SPEZIA CITTA’ – “Vivo in centro da solo, mia moglie e figli li ho lasciati a Bergamo, si sta bene. Il pesce è ottimo e poi mi sono innamorato del pesto. E cerco di giocare al meglio. Ma i casoncelli bergamaschi sono difficili da battere.”
KIWIOR e HOLM – “Jakub è davvero forte. Difensore svelto e con ottime letture. Anche Emil è molto forte. Lui è un quinto e “una gamba” come la sua l’ho vista raramente. Deve solo capire le sue enormi potenzialità.”
L’AMICO – “Nel calcio ho un vero amico: Daniele Mologni, era con me nelle giovanili della Dea quando si usciva da scuola e si andava ad allenarci. Borsone, panino e via a Zingonia. Ora lui però fa l’avvocato.“