Una salvezza da leader carismatico e tecnico appena ottenuta, le sirene di mercato e una convocazione in Nazionale in città “si tifa” per il rinnovo del Capitano
Se la scorsa stagione è stata quella dell’esordio in Serie A per lo spezzino Giulio Maggiore il campionato che si concluderà domenica prossima al “Picco” contro il Napoli è sicuramente quella della consacrazione e della consapevolezza per il “figlio di Spezia“.
Il “Fante” ha ereditato la fascia di Capitano da Claudio Terzi, una fascia che l0 ha responsabilizzato.
Con Thiago Motta quest’anno un ruolo un po’ più difensivo rispetto a quello che gli chiedeva Italiano.
Un ruolo che forse ha penalizzato il N°25 sotto il profilo realizzativo, nonostante due gol realizzati, ma che a permesso a tutta la squadra di trovare equilibrio.
Non si contano i palloni recuperati davanti alla difesa o le azioni fatte ripartire con sagacia tattica e velocità.
Certo ci sono stati un paio di passaggi a vuoto come è normale che sia in un percorso di crescita, ma Maggiore ha dimostrato di saper imparare e migliorare dai propri errori.
Leader dello spogliatoio, capitano più giovane della Serie A e simbolo di una città
Ragazzo veramente per bene fuori dal terreno di gioco, ma tutt’altro che timido in campo Maggiore si è dimostrato anche un vero e proprio leader in uno spogliatoio giovanissimo.
Parole giuste e dosate sia verso l’allenatore che verso i compagni di squadra quando doveva intervenire in coferenza stampa.
Un Capitano che ha tenuto la barra a dritta anche nei momenti più difficili della stagione.
A 24 anni Giulio Maggiore è anche il Capitano più giovane del campionato di Serie A, ma un veterano della “maglia bianca” con le sue attuali 187 presenze con 18 gol e 14 assist.
Spezzino di nascita, nonostante la città in cui è venuto alla luce sia Genova, con la maglia bianca tatuata sulla pelle fin da giovanissimo.
Per lui tutta la trafila nel Settore Giovanile fino alla fascia di Capitano in Serie A.
Maggiore non è solo un leader dello spogliatoio e tecnico della squadra, ma il vero e proprio simbolo della città di Spezia.
Un simbolo in cui tutti i tifosi possono specchiarsi: lui è il ragazzo che dal tifo in Curva è passato ad essere protagonista sul prato verde di quel catino ribollente di tifo che è lo stadio “Alberto Picco“.
Il futuro e la Nazionale
Contratto in scadenza al 30 giugno del 2023 le trattative per il rinnovo con il diesse Pecini sono in corso.
Due grandi campionati giocati in Serie A con la “maglia bianca” indosso lo hanno messo sotto la luce dei riflettori anche di squadre blasonate.
Come è normale che sia a lui si sono interessate Inter, Roma, Fiorentina, Atalanta e Torino.
Con il blocco attuale del mercato lo Spezia però non può privarsi di uno dei suoi più grandi leader tecnici e carismatici.
Tutta Spezia vuole che il simbolo della città continui a vestire la maglia bianca e la fascia di Capitano dello Spezia.
E intanto non ci si pongono limiti futuri con Giulio che dopo essere stato una colonna della Nazionale Under21 sogna la chiamata di Mancini per l’Italia.
Con un gruppo azzurro da rifondare dalla base dopo la seconda qualificazione al Mondiale fallita ripartire, anche, dal Capitano più giovane della Serie A non è davvero un’idea campata in aria…
