L’ex direttore sportivo delle Aquile ha detto la sua in vista di Fiorentina-Spezia: “Thiago Motta era uno dei cinque allenatori a cui avevo pensato anche io. Italiano ha già inciso tanto sulla Fiorentina.”
In vista della sfida di domenica prossima al “Franchi” di Firenze tra Fiorentina e Spezia i colleghi di Tuttomercatoweb hanno intervistato l’ex Direttore Sportivo delle Aquile Mauro Meluso.
Ecco le sue parole alla testata giornalistica online.
FIORENTINA – “Non bisogna giudicare solo i risultati, ma anche le prestazioni. I dettami dell’allenatore sono entrati nell’intimo dei calciatori, c’è stato un grande lavoro da parte del tecnico. Italiano ha inciso tanto su questa squadra, attenta e pronta a recepire le sue indicazioni”.
SPEZIA E SALVEZZA – “Ci sono calciatori che ho portato io come Verde, Provedel e Zoet. Ma è cambiato tanto. Sulla squadra si è abbattuta una sorta di tempesta con alcune defezioni e penso a Leo Sena. Ma il campionato è ancora molto lungo. La classifica è corta. Bisognerà vedere alla lunga come reagirà la squadra nelle difficoltà, l’augurio è che si possa salvare”.
THIAGO MOTTA – “Era uno dei cinque sei allenatori che stavamo valutando e il suo agente aveva parlato con me poco prima della salvezza aritmetica. Avevo il contratto e pensavo al futuro, ma mi rendevo conto che non si stava programmando con anticipo. La proprietà aveva voglia di cambiare”.
FUTURO PERSONALE – “Sono ancora sotto contratto con lo Spezia, al momento mi aggiorno. Sono stato in Francia, Olanda e Svizzera oltreché in giro per l’Italia. Il 4 novembre andrò in Brasile. Questa sosta mi da la possibilità di vedere i giocatori dal vivo, cosa che per me è sacrosanta al di là di algoritmi e situazioni varie”.