Le dichiarazioni del centrocampista aquilotto
Gennaro Acampora, è tra i veterani della squadra di mister Italiano, è stato intervista da La Nazione. Queste le sue dichiarazioni:
L’arrivo nello Spezia. “Ho giocato molto nelle giovanili del Napoli, poi nel 2010 ho attraversato un’annata difficile e devo ringraziare lo Spezia per aver creduto in me. Lo Spezia era in serie C, mio padre conosceva il responsabile del settore giovanile del Genoa che mi segnalò allo Spezia per un provino. Feci bene e decisero di tenermi. Il mio primo ricordo è il campo sportivo Ferdeghini, sugli spalti mancavano quasi tutti i seggiolini e in campo le zone di terra prevalevano sull’erba. Ci allenavamo lì. Se penso in pochi anni quello che è diventato è davvero incredibile, così quanto è bello e incredibile quello che lo Spezia è riuscito a fare in così poco tempo meritandosi la promozione in serie A”.
La Spezia. “Mio figlio Ciro ha un anno e mezzo ed è nato qui, per questo sarò sempre legato a questa città e dopo la carriera da calciatore mi piacerebbe venire a vivere stabilmente in questi luoghi. Inoltre in questi anni ho fatto in investimento alle Cinque Terre a Riomaggiore dove ho una casa e un affittacamere. Per rilassarmi nel tempo libero con la mia famiglia andiamo spesso a Portovenere, lì si respira davvero un’atmosfera magica”.
Ricordo. “Scontato dire il 20 agosto 2020 il giorno della promozione in serie A. È stato bello come momento collettivo di gruppo per quello che avevamo fatto. Per me resterà sempre speciale quel rigore trasformato all’Olimpico contro la Roma di Dzeko e Pjanic con Garcia in panchina, la nostra qualificazione fu davvero epica. Ma soprattutto per me è stato un onore segnare un gol nello stadio della mia infanzia, quello intitolato ad un idolo per tutti noi napoletani: Diego Armando Maradona. Quest’anno in Coppa Italia, al di là del risultato finale, per me è stata una bellissima soddisfazione”
