Dopo Elliot le Aquile sfidano Commisso. Il suo avvento alla Fiorentina tra proclami, modesti risultati sportivi, ma grandi investimenti nelle infrastrutture a cominciare dal “Viola Park”.

Quello contro la Fiorentina di venerdì pomeriggio al “Franchi” sarà il secondo derby “made in USA” consecutivo per lo Spezia appena acquistato dalla famiglia Platek.

Se il debutto contro il “Fondo Elliot” è stato da incorniciare, la nuova proprietà vorrà ben figurare anche con la società di Rocco Commisso.

Se, ovviamente, è ancora impossibile dare un parere sul managment aquilotto, si può invece fare un bilancio dei due anni a “stelle e strisce” della “viola”.

Grandi proclami, pochi risultati

Due anni fa la Fiorentina passò dai Della Valle a Commisso: acquisizione con annessi grandi proclami.

A scaldare i tifosi l’acquisto di un talento eccezionale come Franck Ribery.

Nonostante tutto questo i risultati del campo sono stati insufficienti sotto ogni punto di vista.

La prima annata di Commisso si è chiusa con un decimo posto in Serie A e con i Quarti di Finale di Coppa Italia.

In panchina si alternarono Montella e Beppe Iachini.

La seconda annata, quella attuale, può essere considerata ancora più fallimentare.

Il mercato estivo ha visto la partenza, a caro prezzo, del miglior marcatore dell’anno precedente: quel Federico Chiesa autore di 11 centri ceduto agli odiati rivali della Juventus.

Sul campo la Fiorentina  non ha rispettato le aspettative.

Il settimo monte ingaggi più alto della Serie A ha prodotto finora un 16° posto in classifica.

Anche in Coppa Italia l’annata non è da ricordare: eliminazione agli Ottavi di Finale.

Anche in questa stagione Commisso ha sostituito l’allenatore: via Iachini e dentro Prandelli.

Proprio l’ex C.t. della Nazionale Italiana lo ha detto chiaro dopo la sconfitta con la Sampdoria di domenica scorsa: “Il nostro obbiettivo quest’anno è la salvezza, mettiamocelo in testa!”

Ottimo l’impatto sulle strutture, è “battaglia” per lo stadio: similitudini con Spezia

L’avvento di Rocco Commisso a Firenze ha però portato anche un grandissimo balzo in avanti per quanto riguarda le infrastrutture sportive della società.

L’impreditore americano ha acquistato un’area di proprietà privata per costruire il nuovo centro sportivo della Fiorentina nel comune di Bagno a Ripoli.

Il progetto è stato presentato la mattina del 7 ottobre 2020.

Denominato Viola Park, è una struttura all’avanguardia dall’ampiezza di 22 ettari con dieci campi di allenamento, di cui uno stadio da 3.000 posti dove giocheranno le squadre Primavera e Femminile e uno da 1.500 posti per le giovanili, nonché un padiglione eventi da 400 posti, per un investimento totale tra i 80 e 85 milioni di euro.

La partenza dei lavori avviene il 5 febbraio 2021 e il termine è previsto per la metà del 2022.

Dovrebbe diventare una delle strutture più belle d’Europa di proprietà di una società calcistica.

Un po’ quello che è successe, più in piccolo, con l’avvento di Gabriele Volpi allo Spezia con la creazione del centro “Intels Ferdeghini“.

Una vera e propria cittadella dello sport per le giovanili aquilotte con quattro campi, una tribuna coperta, bar, ristorante, spogliatoi, uffici, parcheggio e foresteria.

Inoltre la società “viola” sta portando avanti una sorta di “battaglia” per lo stadio “Franchi”.

Mister Commisso spinge per un suo ammodernamento e una fruibilità sette giorni su sette in stile “Premier League“.

E anche questo è un tema caldo alla Spezia con il rifacimento dello stadio “Alberto Picco” che sarà di centrale importanza della nuova gestione Platek.

Un rifacimento che non si può più procrastinare e dovrà essere affrontato appena terminerà il campionato.