La fine di un sogno ma la consapevolezza di aver scritto ancora una pagina storica della società
Parliamoci chiaramente: la missione era impossibile, anche in virtù delle numerose assenze a cui mister Italiano ha dovuto far fronte. Nonostante una buona prestazione, soprattutto quella messa in campo nei secondi quarantacinque minuti, il sogno dello Spezia si infrange ai Quarti di Finale della Coppa Italia. Un sogno che si interrompe contro uno spietato Napoli che ha fatto valere la maggior esperienza e qualità al cospetto di una squadra, quella aquilotta, che è comunque andata ben oltre i propri limiti.
In semifinale ci vanno i partenopei che troveranno l’Atalanta di Gasperini, ma lo Spezia esce dalla Coppa Italia come vincitore morale dell’intera manifestazione. Una squadra composta da buoni giocatori, resi fenomeni da un gioco cucito su misure da Vincenzo Italiano e dalle capacità di adattarsi a qualsiasi avversario non avendo mai paura di giocarsela negli uno contro uno. E questo nessuno potrà mai togliercelo.
Qualcuno dice che l’unica cosa che conta è vincere, io dico che quello che conta è uscire a testa alta sempre, consci di aver fatto tutto il possibile per onorare la maglia storica dello Spezia. Orgoglio e passione valgono più di ogni altra cosa. Adesso dimentichiamo in fretta l’impresa di Roma e la sconfitta di Napoli, domenica arriva l’Udinese. C’è una salvezza da conquistare, che poi è il nostro più grande sogno. CrediAmoci tutti insieme.