La promozione in Serie A aveva fatto saltare il passaggio alle Aquile del centrocampista del Fossano, ma l’arrivo a Frosinone di Angelozzi gli ha aperto le porte del calcio professionistico
Alla fine Daniel Boloca ce l’ha fatta ugualmente a realizzare il suo sogno di diventare calciatore professionista.
Non con lo Spezia Calcio, ma con il Frosinone. E’ si perchè la promozione in Serie A delle Aquile e la conseguente separazione dal Direttore Sportivo Guido Angelozzi ne aveva fatto sfumare l’arrivo in riva al Golfo.
Con l’approdo a Frosinone del dirigente che lo avrebbe voluto in maglia bianca per Boloca si sono però aperte nuovamente le porte della Serie B con la maglia dei “canarini” ciociari.
Un percorso tutt’altro che facile quello di Boloca. Nato a Chieri nel 1998, è un promettente giocatore del settore giovanile della Juventus. A 19 anni va a fare esperienza in Slovacchia ed esordisce con la prima squadra del Tatran.
Poi torna in Italia per giocare in Serie D: si mette in mostra con Romanese, Pro Sesto e Francavilla, ma è con il Fossano he arriva la definitiva consacrazione. Per lui 26 presenze e 4 gol, uno dei quali nella vittoria dei “blues” sugli spezzini della Fezzanese per 2 – 1 a Fossano.
Sono numeri che non passano inosservati e che attirano le attenzioni dello Spezia.
A maggio, Daniel firma il contratto con gli spezzini in vista della stagione 20-21, ma la sua futura squadra viene promossa in Serie A e per lui non c’è più spazio. Dal sogno di giocare tra i professionisti, si ritrova improvvisamente senza squadra e svincolato.
Fino a quando Guido Angelozzi, il dirigente che aveva scommesso su di lui sei mesi fa, passa al Frosinone e decide di ridare a Boloca l’opportunità di militare in Serie B.