L’ex arbitro ha analizzato alcuni episodi relativi alla tredicesima giornata di Serie A.
L’ex direttore di gara Paolo Casarin ha rilasciato alcune dichiarazioni relative all’operato del Var nel corso della tredicesima giornata di Serie A. Lo ha fatto attraverso il Corriere della Sera.
In primis le attenzioni si sono focalizzate sul big match Inter-Napoli:
“Al 25′ Valeri non vede il braccio aperto di Koulibaly sulla traiettoria del pallone tirato da due passi da Barella: il Var gli consiglia di rivedere il contatto al monitor, è rigore per entrambi e da qui partono le proteste. Poi segna Perisic, per pochi centimetri oltre la linea: qui interviene il Goal Line e nessuno protesta. E’ il Var quello non ancora accettato.”
In seguito Casarin si è spostato sulla gara Atalanta-Spezia ed in particolar modo sul rigore concesso ai nerazzurri per un tocco di mano dell’aquilotto Sala:
“Anche a Bergamo il Var Maggioni ha indotto Abisso a rivedere il tocco di mano di Sala e dare un chiaro rigore, anche qui proteste”.
Ecco, infine, l’analisi su Lazio-Juventus:
“Le proteste più vivaci, però, sono state a Roma per il primo rigore, difficile, concesso alla Juventus e visto solo dal Var Banti alla Tv. Il Var è un arbitro necessario”.