Lo Spezia si prepara a costruire le basi del proprio futuro investendo sui giovani del vivaio più interessanti. Giovedì, presso la sede del Club, sarebbe previsto un incontro tra Beppe Vecchio, responsabile del settore giovanile, e Stefano Melissano, direttore sportivo della società. Obiettivo: valutare quali calciatori della cantera siano pronti per il cosiddetto apprendistato professionalizzante, il primo passo verso il professionismo.
Questo tipo di contratto, disciplinato dall’accordo collettivo tra FIGC, Lega Pro e AIC, è destinato a calciatori dai 18 ai 23 anni e può avere una durata compresa tra uno e cinque anni. Consente al club di formare il giovane tesserato in un contesto strutturato, con la possibilità di convertirlo poi in un contratto da professionista a tutti gli effetti.
Secondo quanto riportano i colleghi de Il Secolo XIX tra i nomi che verranno valutati ci sono diversi profili 2007, tra cui Matteo Leonardo, portiere che potrebbe essere ceduto in prestito per maturare esperienza. Scafatese, guidata dall’ex capitano spezzino Pietro Fusco, e Vado sono tra i club di Serie D interessati a lui. Oltre a Leonardo, in lista anche Diego Finazzi, difensore centrale, e Leonardo Franchetti Rosada, centrocampista centrale, entrambi classe 2007.
Situazione diversa per Alessio Insignito, classe 2008, già protagonista con la maglia dell’Italia Under 17. Ha sfiorato la convocazione all’Europeo di categoria in Albania e ha già sottoscritto un contratto da professionista con lo Spezia fino al 30 giugno 2026. Il suo percorso è già tracciato, ed è tra i talenti su cui la società sembra voler puntare in modo deciso.
Grande attenzione anche per Andrea Bertoncini, classe 2006, esterno mancino della Primavera allenata da Claudio Terzi. Considerato tra i prospetti più interessanti, ha le caratteristiche ideali per inserirsi gradualmente nel sistema tattico della prima squadra, soprattutto in un ruolo, quello di quinto a sinistra, dove oggi è presente il solo Giuseppe Aurelio in attesa di un nuovo acquisto per mister Luca D’Angelo.
Rientrerà alla base anche Mosti, altro classe 2006, dopo un’esperienza poco produttiva alla Pistoiese, dove ha collezionato appena 19 minuti da gennaio. Anche per lui saranno valutate eventuali opzioni di rilancio in prestito o nell’ambito del progetto Primavera.
Il vertice tra Vecchio e Melissano si preannuncia quindi strategico, con l’obiettivo di delineare le prime mosse concrete verso l’inserimento dei giovani più pronti nei meccanismi del calcio professionistico. Lo Spezia punta a valorizzare il proprio vivaio, elemento fondamentale per garantire sostenibilità e continuità tecnica.