La scelta di rinviare le partite in programma a Pasquetta per la morte di Papa Francesco ha diviso addetti ai lavori e tifosi.
C’è chi si è detto d’accordo con la decisione presa dalle istituzioni e chi, al contrario, ha storto il naso.
Ai supporters aquilotti lo slittamento non è andato giù, non tanto per la motivazione più che valida quanto per il peso che ciò potrebbe avere nell’economia del rush finale del campionato cadetto.
Il quotidiano La Nazione ha raccolto le dichiarazioni di alcuni sostenitori spezzini:
Glauco Bologna: “La decisione di rinviare il 34° turno in coda al campionato non è un bene per lo Spezia perché se si fosse giocato a Pasquetta il match tra il Pisa e la Cremonese sarebbe stato di vitale importanza per entrambe le compagini, mentre il 13 maggio le prospettive potrebbero essere ben diverse. È anche vero che, probabilmente, il Cosenza sarà già retrocesso, ma di sicuro è una decisione che non porta vantaggio alle Aquile”.
Mauro Lulli: “A mio giudizio si sarebbe dovuto giocare regolarmente com’è accaduto all’estero, si sarebbe potuto omaggiare lo stesso il Papa con minuti di silenzio o in un altro modo. Una volta deciso di non far giocare, era logico che si andasse alla fine del campionato per motivi logistici visto che le squadre erano già organizzate per le trasferte. Chiaramente, con il nuovo calendario lo Spezia, non è avvantaggiato perché un conto sarebbe stato giocare Pisa-Cremonese a Pasquetta, un conto è giocarla all’ultima di campionato dove la classifica potrebbe essere già essere in buona parte definita”.
Biagio Maggiani: “Avrei preferito che il turno di campionato fosse stato recuperato il prima possibile, magari slittando i turni già predefiniti, posticipando il calendario di una settimana. Ciò avrebbe evitato di rendere delle partite fondamentali allo stato attuale, magari ininfluenti alla fine del campionato. Nella fattispecie Pisa-Cremonese sarebbe stata di importanza vitale il giorno di Pasquetta, mentre il 13 maggio potrebbe essere ininfluente per i toscani perché magari già promossi. Non è un discorso che si sofferma solo sullo Spezia, ma riguarda tutte le squadre”.
Alessandro Pellini: “Così non va bene, la Serie A recupera le partite subito, mentre la Serie B fa slittare il turno non giocato alla fine del torneo con squadre che possono avere una prospettiva ben diversa da quella attuale. Per lo Spezia non è certamente una decisione felice, lunedì Pisa-Cremonese sarebbe stata giocata con un’altra prospettiva, mentre a fine campionato la posizione in classifica potrebbe già essere in buona parte definita. Poi ci vorrebbe rispetto anche per i tifosi che hanno fatto mille chilometri e non hanno visto la squadra giocare”.