La sfida tra Spezia e Cosenza di lunedì di Pasquetta potrebbe trasformarsi in un evento ancora più speciale per due protagonisti attesi: i gemelli bulgari Petko e Andrea Hristov. Nati lo stesso giorno, il 1° marzo del ’99, e cresciuti fianco a fianco nel calcio e nella vita, i due difensori si preparano a vivere, forse per la prima volta, un confronto diretto da avversari sul campo di Serie B.
Nel match d’andata, giocato al “San Vito – Marulla” e terminato 0-0, entrambi rimasero clamorosamente in panchina, deludendo le aspettative di chi si aspettava di vederli l’uno contro l’altro. Di quella giornata resta solo la foto di rito prima della gara con l’abbraccio fraterno sotto gli occhi dei fotografi. Un momento simbolico, ma non sufficiente per saziare la voglia dei due di sfidarsi sul serio.
Ora, in vista del ritorno allo stadio “Picco“, la possibilità che il sogno si realizzi è concreta. Petko, Capitano dello Spezia, sarà regolarmente in campo dal primo minuto, anche perché la squalifica di Bertola ha ristretto le opzioni in difesa per il tecnico Luca D’Angelo. A disposizione ci sono soltanto tre centrali di ruolo (se non si considerano ovviamente i giovanissimi Benvenuto e Giorgeschi, Ndr): oltre a Petko, ci sono Wisniewski e Mateju.
Andrea, invece, è ancora in ballottaggio per una maglia da titolare nel Cosenza. Ma la voglia di esserci è tanta, e la gara si annuncia cruciale anche in chiave salvezza per i rossoblu. Entrambi nazionali bulgari, i due fratelli hanno condiviso più volte la maglia della nazionale maggiore, ma non si sono mai trovati uno di fronte all’altro in un match ufficiale di club.
Il possibile incrocio tra i gemelli Hristov sarà uno degli elementi emozionali più interessanti della sfida, che si carica già di valore sportivo per le rispettive squadre. Se per lo Spezia l’obiettivo è consolidare almeno la terza piazza, per il Cosenza c’è l’urgenza di fare punti per evitare la retrocessione diretta.
Lunedì, al “Picco“, potrebbe arrivare finalmente la prima volta da avversari. Una sfida che per i due gemelli va oltre i tre punti, un momento da incorniciare nella storia personale e familiare di due calciatori uniti da un legame indissolubile, ma pronti, almeno per 90 minuti, a metterlo da parte in nome del gioco.