Torna ‘Il Muro del Tifoso’, la rubrica a cura di CalcioSpezia che dà voce ai supporters aquilotti.
Ai nostri microfoni è intervenuto Giovanni Castellini, tifosissimo dello Spezia nonché nipote dell’indimenticato portiere Giuseppe Castellini che conquistò con la maglia bianca lo storico Scudetto del ’44.
Giovanni Castellini ha parlato della presenza del nome del nonno nella Tribuna, del grande lavoro svolto da mister Luca D’Angelo dal suo arrivo nel Golfo dei Poeti e del pesante successo delle Aquile sul Pisa.
CASTELLINI PER SEMPRE AL PICCO – “Quando ho saputo dell’intitolazione della Tribuna agli Eroi del ’44 ho pianto per un giorno. E’ stata una cosa incredibile, non me l’aspettavo. Sapere che il nome Castellini sarà per sempre in Tribuna è una cosa impossibile da spiegare. Non pensavo che nel 2024 lo Spezia facesse una cosa del genere. Son serviti, tempo, fatica e ricerche. Una gioia indescrivibile per me, per mio padre Gianfabio e mia zia Giuliana, figli diretti di Giuseppe. Mio nonno sarebbe davvero contento. Ringrazio Gazzoli e Mancinelli per la stupenda iniziativa”.
LO SCUDETTO – “Lo storico scudetto ottenuto dallo Spezia nel ’44 è stata la rampa di lancio per mio nonno. Dopo quel grande traguardo tutti sono stati cercati da club blasonati, come Torino e Juventus. Lui è riuscito a strappare la chiamata del Genoa, risultando uno dei primi spezzini del dopoguerra a raggiungere la massima serie. E’ stata un’Aquila volata in Serie A”.
A FINE CARRIERA – “Sul finire della carriera, mio nonno fece una cosa particolare. Andava per i campi a studiare gli avversari per poi aiutare Salvetti, ex tecnico dello Spezia negli anni ’60, a preparare le partite”.
IL REGALO – “Durante l’era Volpi, lo Spezia mi fece un altro grande regalo. Fui contattato per la manifestazione ‘Spezia 100’, dedicata al centenario del club. Lì mi venne regalato un quadro con una foto di mio nonno in vesti aquilotte. Un gran bel gesto”.
D’ANGELO ARMA IN PIU’ – “Complimenti a D’Angelo per aver lavorato in modo incredibile nello spogliatoio. E’ riuscito a ricostruire una cosa solida dalle macerie. Ha tenuto lo spogliatoio unito e calmo nel momento della disperazione. Non so come abbiano fatto ad uscire da un momento così buio come quello dello scorso campionato. Salvatore Esposito è l’esempio della crescita, ha raggiunto la maturità di un calciatore di 30 anni. E come lui altri 4/5”.
GERARCHIE IN PORTA – “Sarr è stato più che sfortunato. Ha un fisico che in pochi hanno. Gori è stata invece una piacevole rivelazione, ha fatto benissimo. Su Chichizola ho qualche dubbio anche se sono un suo ammiratore. Al momento non vedo il ‘Chichi’ che conosco. Sta subendo qualche gol di troppo. Bene prenderlo però avrei fatto continuare Gori, bisognerebbe capire il motivo della scelta”.
IL DERBY CON IL PISA – “L’abbiamo vinta con la testa, loro sono entrati in campo con la convinzione di vincere. Abbiamo avuto una tenuta psicologica incredibile. Bene anche la tenuta fisica ma la testa è stata fondamentale. Vittoria che da tranquillità per la classifica e coraggio per il futuro. Con nove partite da giocare, tre di ritardo sul secondo posto non sono nulla”.
VERSO IL CESENA – “Il Cesena non ha grosse preoccupazioni, non è in zona rossa ed è dentro la zona playoff. Vedo favorito lo Spezia per la differenza di motivazioni e per la mentalità che sta avendo. Non aggiungo altro…”
Nelle foto: in copertina Giovanni Castellini, a piè di pagina il nonno Giuseppe.