Tommaso Augello ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. L’ex terzino mancino dello Spezia, oggi in forza al Cagliari, fu portato in maglia bianca dall’allora direttore sportivo aquilotto Andrissi, oggi capo scouting dell’Inter, totalizzando 49 presenze con 1 gol e 6 assist in Serie B, in seguito il salto in Serie A con la Sampdoria e poi il suo approdo sull’isola.
Augello ha parlato della sua carriera: una crescita costante che lo ha portato dalle categorie inferiori sino alla A senza dimenticarsi di ringraziare anche Guido Angelozzi e mister Pasquale Marino che diedero una spinta fondamentale alla sua carriera proprio nel periodo in cui solcava la corsia mancina del “Picco“.
“Sono cresciuto nel Cimiano, a Milano, il loro Centro sportivo è a 200 metri da casa mia. Quando un paio di settimane fa mi hanno premiato per la mia carriera è stata davvero un’emozione. Tutto è partito da lì. Poi a 16 anni sono andato a giocare nel Pontisola in Serie D: ti confrontavi subito con compagni e avversari anche molto più grandi di te. E così le categorie minori mi hanno fatto crescere in fretta. È stata una scalata: la Serie C con la Giana, la B con lo Spezia e poi il sogno della A. Il calcio è la mia vita e la serie A che mi sono guadagnato a 25 anni con il lavoro è il massimo”.
IL RINGRAZIAMENTO AD ANGELOZZI E MARINO – “La Sampdoria mi comprò dallo Spezia e arrivai finalmente in Serie A. Devo però ringraziare particolarmente il direttore Guido Angelozzi e mister Pasquale Marino che quando mancò mio padre, nel periodo che vestivo la maglia delle Aquile, mi aiutarono tanto e mi stettero molto vicino.”
