Tra i tanti doppi ex di Spezia-Carrarese figurano anche Giancarlo Fiordisaggio (nella foto, ndr), classe ’63, e Marco Zignego, classe’49. I due conoscono bene il valore del derby tra le Aquile ed i giallazzurri avendolo disputato in prima persona. Intervistati da Il Secolo XIX a pochi giorni dal match hanno parlato così:
GIANCARLO FIORDISAGGIO
SU VIGNALI – “Seguo le Aquile soprattutto perché Luca Vignali è il mio figlioccio. Oltre a essere un’ottima persona, in campo può rivestire almeno due o tre ruoli diversi: è il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe in rosa”.
GIOCATORI DI VALORE – “Ce ne sono molti, a partire da Salvatore Esposito: all’inizio della scorsa stagione non mi piaceva, troppo lento e lezioso, poi ha cambiato marcia, si è messo sotto a recuperar palloni, sempre nel vivo del gioco. Un altro che mi ha impressionato è Elia, speriamo recuperi alla svelta. Anche Hristov non è male: la sua presenza dà tranquillità al reparto. Bertola, infine, è un’altra sorpresa positiva: è la dimostrazione che si può essere trascinatori anche se si è giovani”.
CARRARESE – “La Carrarese vista l’anno scorso mi aveva impressionato per la personalità della squadra, in campo giocavano a memoria sapendo sempre cosa fare. Sono sorpreso della classifica, pensavo che potessero essere una sorpresa, Calabro è bravo anche se stanno soffrendo il salto di categoria”.
I DERBY CON LA MAGLIA GIALLAZZURRA – “Di derby contro lo Spezia nella Carrarese ne ho giocati 3 o 4, vincendo nella prima stagione contro la squadra di Ventura 4 a 2 a Carrara. Nella seconda retrocedemmo, nella terza, con Lippi in panchina, perdemmo sia all’andata che al ritorno, sempre grazie ad un gol di Tacchi. Infine, il quarto anno vincemmo entrambe le sfide, con Savoldi in panchina, senza merito”.
L’UNICO DERBY CON LA MAGLIA BIANCA – “Con Motto in panchina, finì zero a zero con Mazzantini che parò il rigore a Ferrario”.
MARCO ZIGNEGO
I TRASCORSI DELLE AQUILE IN SERIE A – “Un sogno per tutti i tifosi spezzini”.
UNICA FEDE – “Nel cuore ero e resto spezzino”.
IL VECCHIO PICCO – “Allora il Picco era un campo di patate, il nostro secondo avversario, speravamo piovesse perché da asciutto era tutto buche e dossi”.
L’ESPERIENZA CON SPEZIA E CARRARESE – “Ho esordito nel ’69 nello Spezia insieme a Bonanni a Olbia, allenatore Malavasi. Quell’anno la Carrarese era nelle categorie inferiori. I derby di fuoco erano contro la Massese, il Pisa, Livorno: un anno anche contro il Genoa di Turone che ci guardava dall’alto in basso, nel senso che aveva giocatori di un’altra categoria. In squadra ricordo con me, tra gli altri, Osvaldo Motto, Corrado Poletto e Giampaolo Bonanni. A Carrara ricordo un rampante Corrado Orrico uscito fresco dal corso per allenatori di Coverciano con idee innovative: fu lui a inventare la gabbia per migliorare la rapidità di esecuzione”.
Photo Credits: sito Le Bombe di Vlad