Il fulmine a ciel sereno di ieri in casa Spezia è stato sicuramente l’aver sollevato dal proprio incarico il Responsabile dell’Area Tecnica Eduardo Macìa. Una decisione che appare improvissa e che, magari, ci si poteva attendere subito dopo il termine della scorsa stagione, e a più riprese richiesta dai tifosi aquilotti, ma che viene invece presa a calciomercato ancora pienamente aperto in una sessione estiva a cui manca poco più di un mese per terminare.
Va innanzi tutto fatto un chiaro distinguo: Macìa, non avendo un contratto sportivo in essere, non è stato esonerato, ma è stato sollevato dalle proprie mansioni. Una differenza che seppur burocratica è invece fondamentale.
Il contratto da dipendente del dirigente spagnolo scadrà il prossimo 30 marzo 2026. Ora lo Spezia avrà diverse strade percorribili nei confronti del dirigente di Siviglia: Macìa potrebbe essere licenziato oppure potrebbe lui stesso rassegnare le dimissioni.
LE POSSIBILI MOTIVAZIONI
Ma quali motivazioni ci sarebbero alla base di questa sospensione? Al momento solo ipotesi, ma pesa sicuramente il calciomercato estivo che avrebbe creato diversi attriti nel rapporto con il dirigente a partire dalla cessione di Nikolaou al Palermo per cui la Famiglia Platek avrebbe preferito ricevere solo “cash” e non Aurelio e Soleri come contropartite tecniche.
Da parte del dirigente iberico invece aveva creato un irrigidimento la lunga attesa per le firme dei portieri Sarr e Bertinato, con il portiere del Venezia non ancora ufficiale in casa Spezia.
Oltre a questo i proprietari del Club di via Melara si aspettavano un netto taglio del monte ingaggi con diverse cessioni entro la fine di luglio. Alcune sono state portate a termine, altre come quelle di Antonucci e Zurkowski sono ancora in fase di realizzazione.
Al momento, tra cessioni e acquisti, lo Spezia è in attivo di circa 6 milioni, ma c’è bisogno di ulteriori cessioni secondo la proprietà americana e, soprattutto, di snellire il monte ingaggi considerato ancora troppo alto.
GLI SCENARI FUTURI
A seguito della sospensione del dirigente da tutte le proprie mansioni l’Area Tecnica dello Spezia passa ora nelle mani del direttore sportivo Stefano Melissano che sarà coadiuvato nelle scelte dall’Amministratore Delegato Gazzoli e dal Presidente Philip Platek.
Melissano ora ha principalmente il compito di cedere: da Antonucci a Zurkowski passando per Krollis, Muhl e tutti quei giocatori che non rientrano nel progetto o che hanno ingaggi considerati troppo pesanti per il torneo di Serie B.
Si spera che in questa “svendita” non entreranno in gioco anche nomi di calciatori fondamentali per la stagione come Salvatore Esposito e Arkadiusz Reca, mentre rimane in bilico la posizione di Daniele Verde.
Anche la situazione che riguarda Bertola è estremamente delicata: in caso di mancato rinnovo e con il contratto a scadenza tra un solo anno il giocatore verrà ceduto.
Solo in seguito a queste cessioni si capirà se il Club di via Melara opererà ancora in entrata. Una situazione sicuramente molto delicata e che potrebbe inficiare l’inizio della nuova stagione.
Mister D’Angelo dal canto suo continua a lavorare a testa bassa per far quadrare la rosa dal punto di vista sportivo, ma sembra ovvio che si aspetti almeno un difensore centrale mancino visto il mancato rinnovo di Tanco e Gelashivili e la cessione di Nikolaou. Oltretutto se alcuni giocatori verranno ceduti il tecnico si aspetta che vengano adeguatamente sostituiti.